Scrittrice, poetessa e psicologa analitica. Nasce a Roma da una famiglia aristocratica siciliana. Dal 1944 al 1958 lavora per Einaudi nella sede romana e qui conosce Cesare Pavese, che all’epoca era consulente per la stessa casa editrice. Inizia così un sodalizio spinto soprattutto dalla curiosità di Cesare Pavese sia per la psicoanalisi, materia che Bianca Garufi aveva iniziato a studiare, sia l’interesse di entrambi per i miti greci, dei quali la psicologia di stampo junghiano si occupava spesso.
Nel 1951 si laurea all’università di Messina in Lettere e Filosofia con la tesi di laurea, la prima discussa in Italia su Carl Gustav Jung “Struttura e dinamica della personalità nella psicologia di C. G. Jung” con il professor Galvano della Volpe.
All’inizio degli anni sessanta si trasferisce in Francia e, nel 1962 pubblica per Einaudi Il fossile. Continua ad occuparsi di psicologia, senza però prendere parte attiva al circolo junghiano francese.
Nel 1970 e per tre anni istituisce a Hong Kong, dove momentaneamente si era trasferita, il lettorato di lingua e cultura italiana presso l’Università Cinese.
Pur continuando a svolgere l’attività di traduttrice, si dedica appassionatamente alla professione di psicoterapeuta junghiana, diventa vice presidente dell’Associazione Internazionale di Psicologia Analitica e membro attivo come didatta dell’ Associazione Italiana di Psicologia Analitica. Nel 1974 è a Roma, dove scrive una pièce sulla condizione della donna, intitolata Femminazione.Garufi Bianca 1918-2006
Nell’ultimo periodo della sua vita continua a scrivere di psicologia del profondo, per le più prestigiose riviste specialistiche: la “Rivista di Psicologia Analitica”, il “Jounal of Analytical Psycology”, “Spring” e “Anima”.
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IN MEMORIA DI BIANCA GARUFI. L’estremo saluto di PSICOLOGIA DINAMICA e LUCIANO PEREZ