Di origine russa, è prima paziente di Jung, con cui ha una relazione, poi entra nella Società Psicoanalitica di Vienna.
Nel 1911 incontra Freud a Vienna per la prima volta, Nello stesso anno legge il suo scritto “La distruzione come causa della nascita” alla presenza di Freud, Federn, Rank, Sachs, Stekel, Tausk. Suo di diritto è il concetto di pulsione di morte successivamente introdotto da Freud nella letteratura psicoanalitica. Nel diario (nota del 26 novembre 1910) Sabina Spielrein esprime il timore che Jung possa appropriarsi del suo pensiero (Jung vi viene descritto come uno che ruba le sue idee).
Nel 1912 sposa il medico russo Pavel Naumovitsch Scheftel.
Nel 1920, al sesto congresso psicoanalitico internazionale svoltosi all’Aia, presenta la relazione “Sul problema dell’origine e dello sviluppo dle linguaggio”.
C’è chi ha visto in essa un’anticipazione teorica del concetto kleiniano di seno buono e seno cattivo. Tra i suoi analizzati figura Jean Piaget (per otto mesi nel 1921). Stando a Piaget, l’analisi terminò quando Sabina Spielrein scoprì che il suo paziente era inaccessibile alla teoria e che non sarebbe mai riuscita a convincerlo.
Nel 1923 è membro della Società Psicoanalitica Russa fondata a Mosca due anni prima da Moshe Wulff e D. E. Ermakov. Nel 1924 si stabilisce a Rostov sul Don, sua città natale, dove svolge varie attività tra cui l’insegnamento alla locale Università. Di particolare interesse è la sua stanza d’analisi, senza finestre (una sorta di utero atto a favorire nel paziente la regressione).
Muore insieme alle due figlie a Rostov nel 1941, uccisa dai nazisti.
Sabina Spielrein (in tedesco)
La psicoanalisi in Russia (URSS) (in inglese)
Conversazione su SABINE SPIELREIN a cura di Ursula Prameshuber, con dettagli inediti.
Hoefer Renate, Die Psychoanalytikern Sabine Spielrein, Goettert, 2000
Richenbaecher Sabine, Sabina Spielrein. Eine fast grausame Liebe zur Wissenschaft, Btb, 2005
S. Spielrein, Tagebuch und Briefe. Die Frau zwischen Jung und Freud, Psychosozial Verlag, 2003
I suoi lavori sono stati pubblicati nel volume Comprensione della schizofrenia e altri scritti (Liguori, Napoli, 1986). Scrive Aldo Carotenuto nella prefazione: “Avevo comunque un debito aperto con Sabina Spielrein: mi sono proposto con questa pubblicazione di far conoscere tutta la sua opera, tratta dai giornali scientifici che hanno ospitato i suoi articoli.” Tra gli scritti inclusi figurano: “Il contenuto psicologico di un caso di schizofrenia (dementia praecox)” (tesi di laurea pubblicata sullo Jahrbuch nel 1911), “La distruzione come causa della nascita”, “Il tempo nella vita psichica subliminale” (testo della relazione presentata al VII Congresso Internazionale di Psicoanalisi svoltosi nel 1922), scritti dedicati alla psicologia infantile (come ad esempio il testo della relazione presentata al VI Congresso Internazionale di Psicoanalisi, 1920, intitolata “L’origine delle parole infantili papà e mamma. Considerazioni sui vari stadi dello sviluppo linguistico”) e brevi comunicazioni.
Aldo Carotenuto, Diario di una segreta simmetria. Sabina Spielrein tra Jung e Freud, Roma, Astrolabio, 1980 (nuova edizione 1999)
John Kerr, Un metodo molto pericoloso. La storia di Jung, Freud e Sabina, 1993 (ed. it. 1996)
Nicolle Kress-Rosen, La passione di Sabina. Freud, Jung e Sabina Spielrein, 1994 (ed. it. 1997)
Convington Coline – Wharton Barbara (a cura di), 2003, Sabina Spielrein. Una pioniera della psicoanalisi, Vivarium, Milano, 2007
Aldo Carotenuto, Diario di una segreta simmetria. Sabina Spielrein tra Jung e Freud, Roma, Astrolabio, 1980 (nuova edizione 1999) (tradotto in inglese, francese, tedesco, portoghese, spagnolo, giapponese) (Edizione francese, Sabina Spielrein entre Freud et Jung. Aubier Montaigne, Paris, 1981 – Edizione inglese, A Secret Symmetry. Sabina Spielrein between Jung and Freud, New York, Pantheon Books, 1982 – Edizione portoghese, Diário de uma secreta simetria. Sabina Spielrein, Paz e Terra, Rio de Janeiro, 1984).
Paola Terrile, Freud e Spielrein: notazioni in margine al concetto di pulsione di morte, in Giornale Storico di Psicologia Dinamica, 14, 1983