L’interpretazione in quanto tale non è in grado di ingenerare un’esperienza di sé nel paziente.
Controverso psicoanalista di origine pakistana, paziente, allievo, poi amico di Winnicott, formato analiticamente, prima di Winnicott, da “analisti morenti” (cioè che sarebbero morti non molto tempo dopo l’inizio dell’analisi) come Ella Sharpe e Rickman.
Masud Khan va annoverato tra le fila degli “indipendenti”, gli psicoanalisti di mezzo (middle group) tra i seguaci di Melanie Klein e i seguaci di Anna Freud.
Nella sua monografia sugli Indipendenti l’indipendente Eric Rayner analizza tematicamente, tra le altre, le posizioni teoriche e cliniche di Bollas, Bowlby, Michael Balint, Enid Balint, Nina Coltart, Fairbairn, John Klauber, Adam Limentani, Marion Milner, Sylvia Payne, Harold Stewart, Neville Symington, Winnicott.
BIOGRAFIA
Judy Cooper, Speak of Me as I Am: The Life and Work of Masud Khan, 1993
R. Willoughby, Masud Khan: The Myth and the Reality, 2005
Linda Hopkins, False Self: The Life of Masud Khan, 2006, recensione sullo Herald Tribune
Gazzillo Francesco – Silvestri Maura, Sua maestà Masud Khan. Vita e opere di uno psicoanalista pakistano a Londra, 2008