Aldo Carotenuto, Milano, Raffaello Cortina, 1991
Quest’opera scaturisce da un’attenta riflessione sui modelli della psiche. All’interno dei vari orizzonti teorici – dai classici, Jung, Freud, Adler, Rank, Klein, Winnicott, alla psicologia del campo di Lewin, al comportamentismo, al cognitivismo, fino alla psicologia orientale e al modello marxista della personalità di Lucien Sève – si analizzano con particolare attenzione tre aspetti: il modo di intendere le relazioni oggettuali, il modo di intendere la terapia e il ruolo assegnato alla creatività. Il discorso sulla psiche costruito con gli itinerari teorici dei diversi autori fornisce a Carotenuto l’orizzonte storico nel quale inserire una propria visione dell’uomo, visione centrata sulla creatività. Vero elemento catalizzatore, la creatività è nell’accezione datagli dall’autore l’unico possibile modo di affrontare la sofferenza, l’unico strumento in grado di aprire uno spazio trasformatore. Alla propria dimensione creativa, dunque, è utile attingere per affrontare il dolore senza lasciarsene paralizzare. E’ questa, in fondo, la soluzione migliore per continuare a vivere.
La prima parte contiene profili dei seguenti autori:: Freud, Rank, Melanie Klein, Winnicott, Erikson, Kohut, Fairbairn, Sullivan, Allport, Jung, Neumann, Hillman, Maslow, Goldstein, Adler, Rogers, Kelly, Murray, Binswanger, Fromm, Reich, Horney, Lewin, Sheldon, Sève e capitoli sulla psicologia orientale, sulla psicologia differenziale, sul comportamentismo e sul cognitivismo. La seconda parte è dedicata alla psicologia della personalità creativa.