Sul retro della copertina del libro Respirazione angoscia e rinascita di José Angelo Gaiarsa, psichiatra e psicanalista brasiliano di formazione junghiana-reichiana, troviamo il seguente riassunto del testo:
Nessuna costituzione E nessuna rivoluzione
Mai hanno pensato di garantire agli uomini
Il Diritto di Respirare.
Nessun diritto più necessario,
in quanto viviamo tutto il tempo soffocandoci gli uni agli altri,
Tu mi soffochi:
Ogni volta che non posso dire a te quel che faccio quel che sento
e quel che penso.
Ogni volta che devo controllare la mia voce e i miei gesti, per
far sì che tu non percepisca le mie intenzioni.
Ogni volta che devo giustificare ciò che faccio dinanzi al mio
Giudice interiore — che sei tu.
Ogni volta che reprimo i miei desideri perché tutti vigilano su
tutti, perché nessuno faccia quel che tutti vorrebbero fare e che
sarebbe bene che tutti facessero:
amare, cantare, ballare…
La mia vendetta è fare lo stesso con te.
Per questo viviamo tutti soffocandoci,
e mai si è pensato in garantire a tutti il diritto di respirare.
Noi ci neghiamo il più fondamentale dei diritti: il diritto di
vivere.
Per questo viviamo soffocati, angosciati, infelici. È necessario
rinascere, è possibile rinascere.
Questo è il riassunto del libro che hai tra le mani.
In questo suo interessante libro Gaiarsa pone al centro dell’attenzione l’apparato respiratorio con i suoi organi e analizza la respirazione nella sua intima relazione con il vissuto emotivo e nel suo significato più ampio di momento di congiunzione, nell’uomo, tra corpo fisico e spirituale. Il desiderio e le emozioni abitano nel petto e, se il petto non respira liberamente, il cuore non può sentire e non può desiderare, rimane oppresso. “L’esperienza viva” è quindi cardiopolmonare, in quanto polmoni e cuore non hanno senso l’uno senza l’altro e la loro funzione primaria è una sola: assorbire e distribuire l’ossigeno e con esso “spirito e vita” in tutto il corpo.