In copertina: dipinto di GilVillelas “Latte sacro”.
INDICE
Antonio Dorella – Ortoressia
Amato Luciano Fargnoli – Cibo: appunti per una fenomenologia
Francesco Frigione – Cibarsi dell’erba Moly. L’incontro trasformativo tra Odisseo e Circe nel segno di Hermes
Marina Malizia e Francesco Gabriele – L’Anima nel vino
Benedetta Rinaldi – Autofagia
Virginia Salles – Ambrosia, il nettare d’amore
Luca Sarcinelli – Come in basso, così in alto. Cibo ed evoluzione interiore
Franca Cirone – Di una mela… e di un buon bicchiere di vino
Anna Maria Meoni – Il lupo vero di Cappuccetto rosso. Mangiare tartufo senza sapere che…
Estratto dall’EDITORIALE a cura del Direttore Amato Luciano Fargnoli
Cibo: parola che raccoglie in sé una pluralità di significati, nucleo centrale di un’esperienza condivisa da tutti. Quando diciamo cibo, ci riferiamo ad ogni tipo di sostanza che rende possibile il nutrimento. Ma cosa più precisamente nutre, e secondo quali processi? […]
L’assunzione di cibo consente al corpo di vivere e crescere, ma lo inserisce anche nel ciclo delle cose che finiscono per consunzione. Il nutrimento che consente la vita diventa così, inevitabilmente, una “caduta nel tempo”. Il cibo scandisce e condiziona non solo i ritmi del nostro esistere, ma anche il nostro sentire. Non solo il generico benessere dell’esser “pieni”, ma anche l’angoscia dell’esser “vuoti”. […]
Diventa metafora, quando il nutrimento che dà è simbolico e spirituale. Non si può sottacere il significato che prende la sacralizzazione del cibo, nelle culture antiche: veicolo di conoscenza del sacro e della divinità, anzi, assume e fa assumere la forza, l’energia e il potere implicito nel “Dio” contenuto in esso, trasformando l’uomo stesso che così può conoscere la scintilla divina che è in lui. […]
In questo numero l’impegno a toccare ognuno di questi aspetti è stato ampiamente onorato: il lettore attento, troverà, come dire, “pane” per i suoi denti.