Sudafricano, uno dei principali esponenti dell’antipsichiatria insieme a Laing e Esterson, con cui ha collaborato, a Thomas Szasz e Michel Foucault.
Nel 1971 Sartre scrive una prefazione al libro di Laing e Cooper Reason and Violence.
“L’importanza dell’antipsichiatria” avrebbe detto Foucault “sta nel fatto che mette indubbio la certezza del medico, il potere che possiede di decidere dello stato mentale di un individuo”. Per Foucault, in effetti, la terapia medica è una forma di repressione.