In collaborazione con Hesnard pubblica nel 1914 il primo scritto francese di rilievo sulla psicoanalisi: La Psychanalyse des névroses et des psychoses. Ses applications médicales et extra-médicales. L’opera è però criticata da Freud e Ferenczi. Quest’ultimo pubblica, nel 1915, un lungo articolo dal titolo “La scuola psichiatrica di Bordeaux sul tema della psicoanalisi”. Se da una parte il libro segna l’ingresso ufficiale della psicoanalisi nella letteratura francese (dal momento che in precedenza era rappresentata soltanto dalle “superficiali critiche” di Janet), Ferenczi ritiene che la psicoanalisi sia inconciliabile con le concezioni espresse dai due autori. Contesta ad esempio il loro tentativo di sistematizzazione delle idee di Freud, il loro definire mistica la psicoanalisi in quanto inabile a dimostrare sperimentalmente l’inconscio e il loro concetto di transfert. Da una parte i due autori ritengono che il transfert e non il metodo costituisca il fattore curativo in analisi, dall’altra Ferenczi stigmatizza il loro non aver rilevato che l’analisi risolve completamente il transfert rendendo indipendente il paziente.
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Emmanuel Régis (in inglese)