la Rivelazione continua nel dialogo tra l’Io e l’inconscio
Canadese (nato a Ottawa), si laurea con una tesi che pone a confronto San Bonaventura e Paul Tillich. Si forma come psicologo analista allo Jung Institute di Zurigo. Prete cattolico, dedica i suoi lavori a psicologia junghiana e cristianesimo. Tra essi figurano:
The Illness that we are: A Jungian Critique of Christianity (1984),
The Goddess, Mother of The Trinity A Jungian Implication (1990)
Jung and the Religious Alternative The Rerooting (1995)
The Intellectual Autobiography of a Jungian Theologian (2006)
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Alla base dell’attrazione di Jung per gli scritti gnostici si colloca il bisogno di ristabilire la psiche umana quale temenos o contenitore dell’incontro tra il divino e l’umano.
Invece di considerare la rivelazione come compiuta, in una prospettiva psicologica essa andrebbe intesa come un processo che continua nel dialogo individuale tra l’Io e l’inconscio.
“By a Spring-fed Lake, Clear and Very Deep. John Dourley at 71”, in Robert&Janis Henderson, Living with Jung. “Enterviews” with Jungian Analysts, 2008