Cahen Roland (1914-1998)

pioniere dello junghismo in Francia

Albero analitico di Roland CahenSi reca a Zurigo per ascoltare Jung con l’intenzione di ritornarsene a Parigi la notte stessa, ma rimane un mese.
Alla fine si reca da Jung dicendogli che in Francia non esiste nulla del genere e che il materiale proposto dovrebbe essere tradotto. Al che Jung risponde “Carte blanche!”.
Sprovvisto di mezzi finanziari adeguati entra in analisi prima con Meier, poi con Jung (il cui stile analitico definisce incomparabile) e infine com Emma Jung.
Nel 1943 pubblica una raccolta di scritti di Jung tradotti per la prima volta in francese, un libro che aiuta la non facile penetrazione dello junghismo in Francia.
cahenb1Traduttore ufficiale delle opere di Jung, Cahen contribuisce a fondare più di una società professionale junghiana: la Société C. G. Jung nel 1954 (poi rinominata Groupe d’études C. G. Jung de Paris) e, nel 1969, la Société française de psychologie analytique.
E’ Cahen a fare in modo che Lacan (che glielo aveva espressamente richiesto) incontri Jung ed è in quell’incontro che si viene a conoscenza (Jones non lo sapeva ad esempio né, sino ad allora, gli altri storiografi della disciplina) della famigerata frase pronunciata da Freud in occasione del viaggio americano fatto insieme a Jung, appunto, e Ferenczi: “Non sanno /gli americani/ che gli stiamo portando la peste”.

Non mi ricordo di una singola visita a Jung durante la quale egli non parlasse di Freud. Penso che nessuno dei due guarì mai dalla ferita della loro rottura. Jung parlava di Freud sempre con grande stima e ammirazione.

jungiansThomas B. Kirsch, The Jungians. A Comparative and Historical Perspective, 2000.

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