Il noto psicoanalista, ritenuto il padre degli junghiani italiani, considera la vita un tradimento continuo Il Messaggero 12 Maggio 1996 , articolo di Anna Maria Sersale Dove incontra i suoi pazienti? «In casa». E poi? «Ascolto». Come Paciocco? (n.d.R. il gatto di Carotenuto) «Come Paciocco». Come si comporta un’analista? «C’è un modo di ascoltare l’inconscio,…