Fornari Franco (1921-1985)

treefornPsichiatra, psicoanalista, allievo di Musatti, insegnante universitario.
Dal 1973 al 1978 è presidente della Società Psicoanalitica Italiana. Introduce il pensiero di Melanie Klein in Italia.
Elabora una sua teoria psicoanalitica del linguaggio, l’analisi coinemica.
I coinemi (termine coniato sulla falsariga del lessico linguistico: fonemi e morfemi ovvero, rispettivamente, le unità minime distintive foniche e significative in una lingua) costituiscono il codice di correlazione inconscio e si riferiscono alle relazioni di parentela, ai rapporti sessuali, al corpo umano, alla nascita e alla morte. Sono pre-iscrizioni, ovvero preconcezioni, pre-sentimenti delle cose che godono di quella che Fornari chiama la connotazione biuniversale: buono/cattivo. Sono “iscrizioni geneticamente costituite per far in modo che tutti gli stati del mondo entrino a far parte di un codice naturale di significazione”.
Nelle intenzioni di Fornari la teoria coinemica origina una teoria onirica del linguaggio e una teoria onirica della conoscenza.
L’approdo è la proposta di una nuova filosofia dell’inconscio.
Del 1982 è Il codice vivente dedicato a femminilità e maternità nei sogni delle madri in gravidanza.

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Bio(biblio)grafia

Franco Fornari (in inglese)

fornarb2L’uomo occidentale ha avuto una certa difficoltà ad ammettere l’origine affettiva del logos. Quando ha cominciato sospettare che il nostro pensiero potesse provenire da qualcosa che ci costituisce dal di dentro, è ricorso all’idea del demone, o al mondo delle idee o delle categorie logiche. Lo studio del codice vivente si sposta invece dal mondo delle idee al mondo degli affetti…
I nostri pensieri nudi, li riceviamo sotto forma di affetti, dal codice vivente… I pensieri non sono pensati dall’uomo. I pensieri “vengono” nella sua mente. L’apparrato mentale funziona come un qualcosa che ha la capacità di ricevere dentro di sé, di trattenere e di mettere fuori i pensieri…
Il “cogito” cartesiano, per cui l’esistenza del pensiero viene postulata come prova dlel’esistenza dle soggetto, presuppone che sia il soggetto a generare il pensiero. In realtà è il soggetto che appare generato dal fatto di trovare dentro di sé dei pensieri. In tal modo il soggetto si costituirebbe generando pensieri, allo stesso modo in cui la madre diventa madre generando bambini.

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