Carl Gustav Jung ed Hermann Rorschach, entrambi svizzeri, sono vissuti nello stesso periodo, gli inizi del movimento psicoanalitico, ed hanno preso parte a quei passaggi e a quelle esperienze fondative che hanno contrassegnato il primo ventennio del secolo scorso.
Tra i due si interponeva una piccola differenza d’età: Jung era nato nel 1875, Rorschach nel 1884; avevano fatto parte, con differenti ruoli, dell’Ospedale Psichiatrico Burghölzli di Zurigo. Nella stessa città il giovane Rorschach seguì due corsi che Jung tenne all’Università, uno sull’isteria e l’altro sulla psicoterapia. Dopo questi contatti il loro rapporto si trasformò in una relazione a distanza, molto ambivalente. I contorni di questa situazione sono storicamente molto indefiniti: abbiamo pochissimi documenti.
Nella sua opera, Psychodiagnostik, Hermann Rorschach cita Jung molte volte, ma sempre per differenziarsene, soprattutto riguardo ai concetti di introversione/
Rorschach sarebbe morto un anno più tardi, nel 1922, a 37 anni, per una peritonite; Jung nel 1961. Il primo non fece in tempo ad invecchiare, ma lasciò un’opera fondamentale per la psicodiagnostica, un test che ancora ora è considerato lo strumento proiettivo più significativo e più diffuso nel mondo. Il secondo avrebbe avuto una produzione che lo avrebbe collocato ai vertici della Psicologia del Profondo.
Tra le pagine della loro corrispondenza possiamo rintracciare i segni della loro reciproca attenzione, espressa con molta misura, in alcuni casi quasi con esitazione. Gli anni venti e successivi del secolo scorso hanno visto la forte contrapposizione tra esponenti dei vari orientamenti psicodinamici, in particolare tra freudiani e junghiani. Rorschach, a livello privato, espresse il proprio accordo su alcune posizioni di Jung. Tuttavia lo spirito del tempo non permise altri scambi, né da una parte, né dall’altra.
Presenta la Conversazione MARIA FIORENTINO, psicologa analista, socio ordinario A.R.P.A.(Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica), rorschachista, membro docente della Scuola Romana Rorschach, didatta A.I.S.P.T., terapeuta E.M.D.R., socio Etna. Si occupa di cinema, utilizzando brani di film, tagliati e rimontati, a scopo didattico.
Si occupa da anni dell’interpretazione psicodinamica del test di Rorschach e dei rapporti tra questo e il Reattivo di Associazione Verbale. Ha pubblicato diversi articoli sull’argomento.
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