Lezione tenuta dal Prof. Aldo Carotenuto e Amedeo Caruso (20/12/2003) presso l’Istituto per lo studio delle Psicoterapie (I.S.P.), Lamezia terme (CZ).
TRASCRIZIONE
Cercherò di illustrarvi un argomento che forse già conoscete, ma un argomento che è possibile affrontare da tanti punti di vista.
Non è un caso che si chiami “l’arte della psicoterapia”, perché tutti noi potremmo pensare che la psicoterapia appartenga, e siamo in un settore particolare della nostra vita psicologica, ma nel momento in cui noi diciamo l’arte, allora qui diventiamo un pò sospettosi, qualcuno si porrà delle domande, dirà: ma che cosa c’entra l’arte? Che cosa c’entra la psicoterapia?
Bene, qui noi potremmo fare veramente dei lunghi discorsi, ma quello che è più importante è capire soprattutto una cosa, che si è vero noi abbiamo tanti libri, possiamo studiare questa dimensione psicologica attraverso la distillazione accurata degli elementi attraverso i quali si deve fare una cosa piuttosto che un’altra.
D’accordo, ma è anche vero che poi in quel momento, nel momento in cui vi ponete da soli di fronte ad un’ altra persona, che cosa succede? Si, per quante conoscenze noi abbiamo, che abbiamo distillato all’interno della nostra persona, poi improvvisamente capiamo che forse quel momento è un momento molto individuale, è un momento molto particolare, momento nel quale, malgrado… ora la psicoterapia esiste da 100 anni grosso modo, anche se poi, se andiamo a leggere qualche articolo di filosofia, sappiamo che già non so quanti anni fa, ma comunque molti secoli fa, c’erano persone che si interessavano di questo argomento.
Bene, allora proprio in quel momento noi capiamo che tutta quella conoscenza che abbiamo non serve e quello che serve è la dimensione che noi riusciamo a creare tra il paziente e noi stessi. E lì purtroppo, e quello può sembrare molto difficile, purtroppo nulla ci da un appoggio.
L’appoggio, la forza, ci viene da una situazione che noi riusciamo a creare e quella situazione, che poi è alla base di ogni psicoterapia; perché noi abbiamo a che fare con esseri umani, abbiamo a che fare con persone. Quali siano, come dire, le conoscenze che abbiamo imparato, poi a quel punto ci accorgiamo che non ci serve nulla, ci serve soltanto quella situazione dove noi siamo chiamati a creare qualcosa.
Perché creare qualcosa? Perché, può sembrare banale, che in fondo noi trovandoci in diretto contatto con una persona, quali che siano le conoscenze che abbiamo acquisite, non ci servono, perché in quel momento quella persona è un fatto unico.
Così come noi sappiamo che abbiamo una fisionomia che grossomodo ci fa appartenere al genere umano, ma poi questa fisionomia è singola; è difficile trovare due persone identiche, quasi impossibile vorrei dire.
Cosi da un punto di vista psicologico noi presentiamo una dimensione tutta particolare.
E allora come posso pensare che avendo conosciuto delle regole di massima, che mi permettono di orientarmi rispetto al mondo consapevole che coinvolge, appunto, me e quel paziente, come posso pensare che io debba riferirmi a qualcosa di diverso che non sia creato da me in quel momento.
E allora ecco che noi non possiamo dire: “la scienza della psicoterapia”.
Qualcheduno magari dirà pure queste cose: dirà che la psicoterapia, non so, è scientifica; la psicoterapia non so che cosa è ecc. ecc.
Ma sicuramente non è nulla di tutte queste cose, sicuramente invece, è qualche dimensione che noi riusciamo a creare.