Nella conversazione, curata da Amato Luciano Fargnoli, si affronterà il tema della ‘necessitas’, ciò che urge, ciò che non può essere procrastinato o evitato.
Secondo la mitologia una sola divinità, senza volto, poteva obbligare anche gli dei stessi a compiere un’azione. Più forte del Fato, Ananke rappresenta l’ineluttabilità di un evento a cui nessuno può opporsi.
I passaggi principali del nostro sviluppo psicologico, o perfino alcune ‘strade’ che intraprendiamo, son dovute alla presenza di Ananke. Anche gli dei, quando si presentava la dea senza volto erano costretti, al di là dei loro poteri specifici, a fare la sua volontà. Ancor più gli umani.
Perché ‘senza volto’? Perché era una ‘forza impersonale’.
Perché esprimeva la presenza e la volontà dell’Assoluto, non aveva una caratteristica come ogni divinità: la sua specificità era nella sua presenza. Una presenza in-discutibile, con cui non si poteva venir a patti, la regola implicita della sua presenza che era impersonale, e pertanto diventava,‘universale’.
Ananke pone la questione della possibilità di esercitare il libero arbitrio, dell’autentica libertà dell’uomo di autodeterminarsi.
AMATO LUCIANO FARGNOLI è Psicoterapeuta Psicodinamico. Di formazione analitica è Docente di Psicologia Analitica, Psicologia Generale e Psicodinamica, Psicopatologia e cura delle Psicosi, presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia ad indirizzo junghiano “Atanor” – L’Aquila, presso la Scuola di Formazione in Psicoterapia Psicodinamica S.F.P.I.D. – Roma, presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica Breve – Chieti.