Nella notte fra il 14 e il 15 giugno è morta, a causa di una polmonite, Christina Grof, moglie di Stanislav Grof e creatrice, con il marito, di una tecnica di esplorazione dell’inconscio chiamata respirazione olotropica, oltre che di un certo numero di pubblicazioni nell’ambito della psicologia transpersonale e della cura delle dipendenze, alcuni scritti in collaborazione con il marito, altri come autrice unica.
Ho conosciuto Christina Grof in due occasioni, nei moduli residenziali di formazione tenuti da Grof e dal suo staff, e ne ho tratto l’impressione di una persona molto coraggiosa, che nella sua vita si è inoltrata in territori esperienziali poco conosciuti dalla psicologia occidentale ufficiale, tornandone con un bagaglio di conoscenze che ha voluto poi condividere con i suoi lettori e con le persone che l’hanno seguita nelle sue conferenze.
In particolare Christina si è occupata di due temi importanti, la spiritualità e la dipendenza, e dei collegamenti che esistono fra questi due. Christina, che ha vissuto le sue esperienze in merito, parla di emergenza spirituale per descrivere le esperienze di improvviso, brusco contatto con dimensioni della realtà che non sono immediatamente accessibili all’essere umano, se non attraverso un particolare stato mentale che Stan Grof ha denominato stato non-ordinario di coscienza. Dal contatto con queste dimensioni, l’uomo può essere vivificato notevolmente e può accedere a nuovi significati della propria avventura di vita, ma può anche correre il pericolo di essere in ciò frainteso dalle persone che incontra o che ha già accanto a lui e che non riescono a comprendere il suo vissuto interiore.
Sono tuttavia, a parere di Christina e di Stanislav Grof, esperienze estremamente importanti che, quando vengono negate o represse, possono essere cercate attraverso sostanze o situazioni che creano dipendenza, dalla droga, al gioco d’azzardo, alle relazioni. Per cui, al contrario, la cura della dipendenza passa, secondo Christina, attraverso la possibilità di esperire la dimensione spirituale in un contesto protetto e di poterla condividere con persone che possano accoglierla e porla nella cornice idonea.
Personalmente ritengo che l’opera di Christina sia meritoria di essere non solo menzionata, ma soprattutto di essere studiata da quanti vogliono approfondire gli argomenti che ho cercato di esporre sopra. Rimane in me un’ombra di tristezza e di nostalgia, per non averla potuto conoscere più in profondità, e gratitudine per tutto quello che ha cercato di condividere delle sue esperienze di vita.
Grof, Christina e Stanislav, Respirazione olotropica, teoria e pratica, Apogeo, 2010.
Grof, Christina e Stanislav, Oltre la soglia: l’inconscio proiettato nell’eternità, Como, Red Edizioni, 1988.
Grof, C. e S., Emergenza spirituale: la crisi personale come rinnovamento profondo, Como, Red Edizioni, 1993.
Grof, C., La tempestosa ricerca di se stessi: crisi psicologiche e cambiamento, Como, Red Edizioni, 1995.
Grof, C., Guarire dalla dipendenza, Como, Red Edizioni, 1999.