Nunberg Hermann (1884-1970)

Originario di Brendzin (Polonia), si stabilisce a Vienna dopo aver studiato medicina a Cracovia e, con Bleuler e Jung a Zurigo. È a Zurigo, nella clinica psichiatrica dell’Università, che Nunberg fa la conoscenza della psicoanalisi. A presentarlo a Freud è Jekels. Nel 1914 diventa membro della Società Psicoanalitica di Vienna. Sua moglie, Margarete Rie, è un’amica di Anna Freud. Allievo di Federn, propone nel 1918, sostenuto da Freud, che ogni aspirante analista si sottoponga ad un’analisi (l’idea era già stata espressa da Jung e condivisa da Ferenczi). In quella circostanza l’opposizione di Rank e Tausk vanifica la proposta. La proposta è invece adottata dall’Associazione Psicoanalitica Internazionale in occasione del Congresso di Bad-Homburg, nel 1925. Nello stesso anno Nunberg succede a Rank nella carica di segretario della Società Psicoanalitica di Vienna. Sei anni dopo anche lui emigra negli Stati Uniti. Ancora una volta Freud (come ad esempio nel caso di Rank e del tentativo americano di Ferenczi) non è d’accordo. È l’Università della Pennsylvania a chiedergli di introdurre la psicoanalisi a Philadelphia. Nel 1934 Nunberg si trasferisce definitivamente a New York. Due anni prima aveva pubblicato Allgemeine Neurosenlehre auf psychoanalytischer Grundlage. (con prefazione di Freud). A Nunberg e a Federn si deve la preziosa edizione dei verbali della Società Psicoanalitica di Vienna in quattro volumi, il primo soltanto dei quali è stato tradotto in italiano. Nel 1955 pubblica Principles of psychoanalysis.

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Hermann Nunberg (in inglese)

Hermann Nunberg (in inglese)

Approfondimenti

Giorgio Antonelli, Lapsus di psicologi, in Rivista di Psicologia Analitica, 47, Roma, Astrolabio, 1993

Cosa fa l’analista col silenzio?

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