Analizzato, nella prima metà degli anni venti, da Jones e da Freud.
La raccolta di suoi scritti, pubblicata nel 1978, è stata curata da Donald Meltzer.
Da Morals and Super-men. Some Ethical Problems from the Psycho-analytical Standpoint, 1927
Definisco la morale come la totalità delle inibizioni degli esseri umani.
Per Money-Kyrle il vero superuomo è l’uomo normale, uomo che egli chiama anche “divinità”. La tesi è che, risolte le inibizioni che deviano dalla crescita normale, una società di superuomini governerà la terra. Money-Kyrle definisce in nota superottimistica questa tesi, ma aggiunge che senza superottimismo non si può perseguire fino in fondo il proprio lavoro. All’inizio, dice Money-Kyrle, Freud e Melanie Klein erano superottimisti.
Da The Development of War. A Psychological Approach, 1937
Se, attraverso l’analisi o qualche altro metodo, la nostra colpa inconscia (cioè la paura di aver ferito o distrutto i nostri oggetti buoni) viene diminuita, riporremo più fiducia nel nostro potere di riparare e, in particolare, il nostro pacifismo sarà più razionale e stabile.
Consultare
Una discussione del contributo di Money-Kyrle sulla psicoanalisi della guerra si trova in Franco Fornari, Psicoanalisi della guerra, 1966, Feltrinelli, Milano, 1970.
Links
Money-Kyrle (in inglese)
Seventy-five Years of Kleinian Writing 1920-1995. A Bibliography by R. D. Hinshelwood