a very passive analyst
Legge a diciassette anni “I tipi psicologici” di Jung. Il quale (è la figlia che glielo presenta) lo incoraggia a fare l’analista. Presidente del C. G. Jung Institute di Zurigo nel 1948-57. Fondatore, nel 1957, della International Association for Analytical Psychology. E’ l’analista di Hillman.
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Carl Alfred Meier (in inglese)
Carl Alfred Meier (in inglese)
BIOGRAFIA
Professor C.A. Meier: Scientist and Healer of Souls – (written by Thomas Lavin)
Lo stile analitico di Meier
Sullo stile analitico di Meier si esprime un suo allievo, C. Toni Frey-Wehrlin nel corso di un’intervista pubblicata in Robert & Janis Henderson (a cura di), Living with Jung. “Enterviews” with Jungian Analysts (2006). Meier è un very passive analyst, non dice nulla, magari durante l’analisi prende il tè, borbotta, si pulisce le unghie, ma non parla. Non tiene in gran conto il transfert né tantomeno il controtransfert (seguendo la linea tracciata da Jung).
Consultare
Thomas Patrick Lavin, “Carl Alfred Meier e le radici della terapia”, in C. Trombetta (a cura di), Psicologia analitica contemporanea, Bompiani, Milano, 1989
OPERE
Dedica alla psicologia di Jung un quaternio di testi 1) The Unconscious in Its Empirical Manifestations 2) The Meaning and Significance of Dreams 3) Consciousness 4) Personality and Typology. A ciò va aggiunto il volume Soul and Body. Essays on the Theories of C. G. Jung, 1986. Per il resto si occupa di rintracciare le origini della moderna psicoterapia nelle antiche pratiche di incubazione. In Italia è pubblicato da Edizioni Mediterranee.