padre della medicina psicosomatica americana
Il testo di riferimento per questo pioniere della psicoanalisi negli Stati Uniti, uscito nel 1983, è indicato nell’illustrazione a sinistra. Contiene la corrispondenza di Jelliffe con Freud e Jung.
Nella lettera del 13 dicembre 1913 Jung scrive a Jelliffe: la gente non mi comprende. Sembra che le cose debbano andare proprio in questo modo. Il 16 febbraio 1932, a Gardner Murphy, professore di psicologia alla Columbia University, Jelliffe scrive: più leggo Jung e meno lo capisco. Mi sforzo sul serio di capire, ma Jung si lascia leggere sempre di più come Husserl o filosofi analoghi.
È comunque Jung a istradare Jelliffe verso la psicoanalisi in occasione del loro incontro avvenuto nel 1907 (congresso di Amsterdam). Cinque anni dopo Jelliffe invita Jung alla Fordham University di New York per un ciclo di conferenze.
Nel 1913, insieme a William Alanson White, Jelliffe fonda la Psychoanalytic Review. I due non soltanto collaboravano come psicoanalisti, ma si analizzavano reciprocamente. Per circa dieci anni e anche più, ricorda Jelliffe, durante le vacanze estive i due si analizzavano (sogni, gesti, aberrazioni) non per un’ora soltanto, ma qualche volta il giorno intero.
Si fa analizzare (con Oberndorf) da Federn, in occasione di una traferta americana di questi nel maggio del 1914.
The Technique of Psychoanalysis, pubblicato nel 1918, è stato ripubblicato nel 2006.
Traduce anche il testo di Adler sull’inferiorità d’organo e la sua compensazione psichica.
Per un breve periodo è stato l’analista di Karl Menninger.
Links
Smith Ely Jelliffe (in inglese)
EPISTOLARIO
John, C. Burnham, Jelliffe: American Psychoanalyst and Physician. His Correspondence with Sigmund Freud and C. G. Jung, 1983
Nolan D. C. Lewis, Smith Ely Jelliffe. Psychosomatic Medicine in America, in F. Alexander-S. Eisenstein-M. Grotjahn (a cura di), Psychoanalytic Pioneers, 1966 (nuova ed. 1995).