Federn lo presenta a Freud nel 1905. Con Freud fa un’analisi personale di parecchi mesi. Per qualche tempo è anche il medico di famiglia in casa Freud.
Due anni dopo il Congresso di Salisburgo (1908) diventa bibliotecario della Società Psicoanalitica di Vienna.
Nel 1909 pubblica la prima trattazione sistematica della psicoanalisi La dottrina freudiana della nevrosi.
Nel 1921 tiene una conferenza su “Telepatia e Psicoanalisi”, pubblicata su Imago due anni dopo (tr. it. in Hendrik M. Ruitenbeek, a cura di,, Saggi di Psicologia Freudiana, 1966, Astrolabio, Roma, 1975).
Nel 1922 Freud lo mette a capo dell’Ambulatorium, la prima clinica psicoanalitica viennese.
Anch’egli come moltissimi altri psicoanalisti emigra negli Stati Uniti, a Boston.
Nel 1956 pubblica Great Men volume nel quale sono contenute numerose biografie psicoanalitiche, un genere, quello della biografia psicoanalitica, del quale è stato un iniziatore.
Tra i suoi analizzati figura Sterba.
Links
Eduard Hitschmann (il capitolo “Eduard Hitschmann. Psychoanalysis of Great Men” dedicatogli da Philip L. Becker nel volume Psychoanalytic Pioneers curato da F. Alexander, S. Eisenstein e M. Grotjahn).
Scrive Becker che l’analisi personale di Hitschmann con Freud era durata parecchi mesi e che Hitschmann vedeva i suoi pazienti cinque e anche sei giorni a settimana e lavorava molto intensamente sui sogni. “He felt” aggiunge Becker “that extensive psychoanlaytic experience was necessary to do effective psychotherapy” (p. 167).
Eduard Hitschmann (in inglese)
Decostruttore della filosofia
In occasione degli incontri della Società Psicoanalitica di Vienna Hitschmann si dimostra decostruttore della filosofia (che Freud non considerava un nemico serio della psicoanalisi). Di Nietzsche sostiene che ha individuato il punto saliente nella psicologia delle altre persone, ma non è riuscito a riconoscere in se stesso il carattere di desiderio inappagato dei propri ideali. Hitschmann ha anche sostenuto la tesi della relatività dell’intera filosofia e della sua mancanza di speranza.
Investigazioni troppo intime
Sua era l’idea secondo la quale gli psicoanalisti dovevano esaminare gli organi sessuali dei (delle) pazienti. Hitschmann rimproverava Sadger di non farlo. A sua volta è stato Reich a denunciare il fatto che molti psicoanalisti introducevano le loro dita nella vagina delle loro pazienti. Facevano finta che niente di particolare stesse succedendo, specifica Reich, ma intanto durante le sedute le masturbavano.
Il gusto della battuta mordace
Hitschmann era famoso nell’ambiente per il suo gusto della battuta mordace. Quando Anna Freud entrò a pieno titolo a far parte della Società Psicoanalitica di Vienna, osservò che dalla sedia da lei ora occupata Freud aveva insegnato le pulsioni e che, ora, di lì Anna Freud insegnava le difese. L’allusione, ovviamente, era all’ascetismo, diciamo anche alla carente vita sessuale di Anna.
Nel corso di un brindisi a Ferenczi, in occasione del suo 60° compleanno (coincidente con la pubblicazione di “Thalassa. Saggio sulla teoria della genitalità”, Hitschmann disse: “Ora che ha raggiunto il suo 60° anno, Ferenczi scrive sulla teoria della genitalità” (ponendo l’accento sulla parola teoria).