In collaborazione con Régis pubblica nel 1914 il primo scritto francese di rilievo sulla psicoanalisi: La Psychanalyse des névroses et des psychoses. Ses applications médicales et extra-médicales. È Régis, maestro di Hesnard e suo iniziatore nella psichiatria, a incaricare l’allievo di approfondire la conoscenza degli scritti di Freud.
A Freud, nel 1912, Régis scrive anche una lettera nella quale si scusa per l’accoglienza non positva che i francesi hanno riservato alla psicoanalisi. Freud ha di che rallegrarsene con Abraham.
Il libro di Régis e Hesnard segna l’ingresso ufficiale della psicoanalisi nella letteratura francese, dal momento che in precedenza essa era rappresentata soltanto dalle “superficiali critiche” di Janet, ma le reazioni di austriaci, svizzeri e ungheresi non sono positive.
Freud accoglie l’uscita del libro con freddezza, Claparède è critico, Maeder ritiene che la Francia non sia ancora matura per la psicoanalisi.
Ferenczi, dal canto suo, pubblica, nel 1915, un lungo articolo dal titolo “La scuola psichiatrica di Bordeaux sul tema della psicoanalisi” nel quale sostiene che la psicoanalisi è inconciliabile con le concezioni espresse dai due autori. Contesta ad esempio il loro tentativo di sistematizzazione delle idee di Freud, il loro definire mistica la psicoanalisi in quanto inabile a dimostrare sperimentalmente l’inconscio e il loro concetto di transfert. Da una parte i due autori ritengono che il transfert e non il metodo costituisca il fattore curativo in analisi, dall’altra Ferenczi stigmatizza il loro non aver rilevato che l’analisi risolve completamente il transfert rendendo indipendente il paziente.
Non analizzato, Hesnard fonda la Società Psicoanalitica di Parigi il 4 novembre 1926 insieme a Laforgue, Bonaparte, Sokolnicka, Allendy, Parcheminey, Borel, Loewenstein, Pichon.
La pubblicazione, nel 1960, del libro L’oeuvre de Freud et son importance pour le monde moderne gode della prefazione di Merleau-Ponty.
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Angélo Hesnard (in inglese)