Deleuze e Guattari, ne L’Anti-Edipo, pubblicato nel 1972, fanno discorso della psicoanalisi come di una prevaricazione in difesa del capitalismo.
Anche sulla scorta della foucaultiana Storia della follia nell’età classica i due autori sostengono la tesi di una psicoanalisi che, racchiudendo la follia nel complesso parentale (Edipo), “porta a termine ciò che la psichiatria del XIX secolo aveva iniziato: far emergere un discorso familiare e moralizzato della patologia mentale, legare la follia ‘alla dialettica semireale semiimmaginaria della Famiglia’”.
La psicoanalisi, in questo modo, lungi dal partecipare a un’impresa di liberazione partecipa “all’opera di repressione borghese” “quella che consiste nel mantenere l’umanità europea (?) sotto il giogo di papà-mamma, e nel non finirla più con quel problema”.
Tutta la psicoanalisi costituisce così una gigantesca perversione intrinseca della macchina del capitale.
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Félix Guattari (in inglese)
Gilles Deleuze e Félix Guattari, L’ANTI-EDIPO, Capitalismo e schizofrenia, 1972, a cura di Silvia D’Offizi