Stanislav Grof, Cristina Grof, Respirazione Olotropica, teoria e pratica, Urra – Apogeo s.r.l., Milano, 2010
L’ultimo libro di Stanislav e Cristina Grof intitolato “Respirazione olotropica, teoria e pratica”, pubblicato da Urra, Apogeo s.r.l., fresco di stampa, propone una nuova visione della psicologia, una vera e propria “psicologia del futuro” che allo stesso tempo affonda le sue radici nei più antichi metodi dell’indagine psicologica e nelle nostre tradizioni spirituali. Il libro dei Grof è anche, e soprattutto, un “manuale”, una guida dettagliata alla pratica della respirazione olotropica, molto utile a chi desidera approfondire la comprensione delle dinamiche psico-fisiche della respirazione in tutte le sue potenzialità creative ed evolutive.
Nel loro lungo percorso di approfondimento e ricerca nel campo della psicologia del profondo e degli stati non ordinari di coscienza, Stanislav e Cristina Grof hanno allargato i confini dell’attuale cartografia della psiche aggiungendo possibilità esperienziali ed esistenziali che vanno molto oltre la visione dell’inconscio oggi ufficialmente condivisa. In questo contesto il ruolo del “terapeuta” viene, in un certo senso, ridefinito e interpretato nel suo originario significato greco di “colui che assiste durante un processo di guarigione”, vicino al concetto di terapeuta come “ostetrico della psiche”. Il ruolo di “colui che cura” non è quindi più assegnato al “terapeuta”, ma alla psiche stessa dell’individuo (a ciò che Grof definisce “il guaritore interno”) la cui saggezza viene coltivata fino alla sua più elevata espressione e “fioritura”.
Il concetto di malattia mentale e della terapia stessa viene reinterpretato dai coniugi Grof alla luce della loro lunga esperienza clinica e offre così spazio ad una visione più ampia della salute mentale e del potenziale evolutivo della coscienza che integra il personale e l’universale e allarga il campo della psicologia e delle esperienze “possibili” dell’essere umano ad altre dimensioni: il livello perinatale dell’inconscio, quello transpersonale, transculturale e mistico. La saggezza dello sciamanesimo e della filosofia orientale vengono anch’esse incorporate nella vasta metapsicologia dei Grof, così come la nuova “cosmovisione” emersa dalla fisica moderna e dalla teoria dei sistemi.
La nostra attuale cultura materialista ha creato divisioni nel mondo in cui viviamo, scrive Jack Kornfield, nella prefazione al libro, là dove “… il sacro viene rilegato nelle chiese e nei templi, il corpo nelle palestre, la salute mentale nelle farmacie. La crescita economica viene perseguita come se non avesse nulla a che fare con l’ambiente…”. Il risultato di tutto ciò è una coscienza umana limitata e frammentata. La psicologia dei Grof ci apre uno spiraglio e rappresenta un vero e proprio antidoto all’attuale condizione psicologica collettiva. E’ una psicologia che stimola l’espansione delle nostre potenzialità umane e la scoperta dei vasti territori della coscienza e allo stesso tempo tende a soddisfare il profondo bisogno di Unione che giace in ogni essere umano: di unione con noi stessi e tra noi stessi, di unione con il mondo intero. Il loro lavoro ci restituisce “la nostra controparte” dimenticata, abbandonata dal mondo moderno e ci offre la possibilità di reintegrare la coscienza fratturata del mondo.