di Alessandro Fea, regia di Marcello Cotugno – Colosseo Nuovo Teatro di Roma, 13 – 22 febbraio 2009.
Alessandro Fea nelle Note a presentazione dello spettacolo scrive: E’ la storia di un ragazzo che cerca qualcosa, forse se stesso, forse la sua vita, forse una risposta a qualcosa che gli è oscuro…è la storia di alcune anime, perse, vissute, logorate…unite forse da qualcosa di invisibile…
Marcello Cotugno nelle Note di regia scrive: …. in un’atmosfera da circo infernale i personaggi cercheranno di affrancarsi da un condizione di stallo in cui la vita li ha portati. Desiderosi della comunicazione, quella finale, quella in cui la pace ristabilisce i suoi confini nella vita e nella morte.
Fea, classe 1969, e Cotugno, classe 1965, si sono efficacemente integrati nello scrivere e portare in scena la storia che parte come manifesto generazionale, muta via via in oscuro thriller, e diviene poi una sorta di rappresentazione misterica dei non troppo lontani anni “80.
Gli anni “80 vedevano la caduta degli ideali: la fine del 68 e del 77 aveva generato il nichilismo, l’autodistruzione, l’eroina; per molti quella realtà andava sfuggita, elusa, negata nella ricerca di uno stordimento anche autodistruttivo.
My Background illustra la scena storica caratterizzata dal fenomeno punk e dark, ma può – nel contempo – dare un messaggio rassicurante: la consapevolezza che si può vivere una fase di distacco dalla realtà, e poi recuperarla nella memoria e nella riflessione, trasformandola in prodotto artistico e quindi in dia-logo.
Così quel background cessa di essere soltanto la fotografia di chi ha vissuto la propria giovinezza negli anni “80 per diventare efficace rappresentazione dei rapporti relazionali e del sartriano inferno senza tempo che si costituisce laddove si perde la comunicazione.