Balint Michael (1896-1970)

Albero analitico di Michael BalintMedico e psicoanalista ungherese. Fa parte degli “Indipendenti”, gli psicoanalisti di mezzo (middle group) tra i seguaci di Melanie Klein e i seguaci di Anna Freud.
Legge Freud su suggerimento di Alice Székely-Kovàcs, che diverrà sua moglie.
Segue le conferenzi di Ferenczi all’Università di Budapest nel 1919 e le letture dei casi clinici di Freud fatte da Rado, allora segretario della Società Ungherese di Psicoanalisi.
E’ analizzato da Ferenczi, dopo aver fatto analisi con Sachs. Dell’analisi con Sachs, durata due anni, Balint però non era particolarmente soddisfatto. Si è trattato piuttosto di un indottrinamento.
Nel 1926 pubblica un articolo su “Psicoanalisi e medicina clinica”. Rivisitandolo in uno scritto del 1970, l’anno della morte, scriverà che con quell’articolo si era assicurato un posto tra i pionieri della medicina psicosomatica.
Nel gennaio del 1939, insieme alla moglie Alice Balint, si stabilisce a Manchester recandovi le idee ferencziane.
I suoi genitori muoiono suicidi a Budapest per evitare l’arresto da parte dei nazisti.

balintb1 balintb3 Gli indipendenti nella psicoanalisi britannica

La correspondance Ernest Jones/Michael BalintPorta con sé il Diario Clinico e tutte le lettere inviate da Freud a Ferenczi, materiale che, in vista della pubblicazione, gli viene affidato dalla moglie di Ferenczi.
Nel 1945 si trasferisce a Londra. Conduce seminari di formazione alla clinica Tavistock. Appartiene al cosiddetto Middle Group (nè kleiniani, né annafrediani)
Sposa, in terze nozze, la psicoanalista Enid Balint.
Per la formazione dei medici elabora il metodo detto “gruppo B”.
Nel 1968 pubblica Il difetto fondamentale. Aspetti terapeutici della regressione.
Nel 1969, in extremis, viene eletto presidente della British Society of Psychoanalysis.
Tra gli allievi che si formano con lui figurano Klara Làzàr– Gerö, Endre Petö, Wolfgang Loch.

Nella sua monografia sugli Indipendenti l’indipendente Eric Rayner analizza tematicamente, tra le altre, le posizioni teoriche e cliniche di Bollas, Bowlby, Enid Balint, Nina Coltart, Fairbairn, Masud Khan, John Klauber, Adam Limentani, Marion Milner, Sylvia Payne, Harold Stewart, Neville Symington, Winnicott.

Approfondimenti

Balint sulla formazione degli analisti (nelle parole di Moustapha Safouan)

Balint sul silenzio in analisi

Balint e il difetto fondamentale

La controversia Balint-Jones su Ferenczi e le sue appendici

Cesare Casati, Diagnosi globale, formazione dell’analista e gruppi Balint, Giornale Storico di Psicologia Dinamica, 30, 1991.

Oppenheim-Gluckman, H., Lire Michael Balint, un clinicien pragmatique, Campagne Première, Paris, 2006.

Moreau Ricaud, M., Michael Balint. Le renouveau de l’Ècole de Budapest, 2000, érès, Paris, 2007.

EPISTOLARI

La correspondance Ernest Jones/Michael Balint, Le Coq-Héron 177/2004

Links

Michael Balint

The Balint Society

Stewart sulla tecnica di Balint

Bibliografia

Per una bibliografia dei lavori di Michael Balint si possono consultare:

  • A. Haynal Freud, Ferenczi, Balint e la questione della tecnica. Controversie in Psicoanalisi. Centro Scientifico Editore, Torino, 1990. Si vedano inoltre allo stesso riguardo:
  • Hudon, M. – Haynal, A., “Bibliography of Michael Balint’s Related Works”, in The American Journal of Psychoanalysis, 63, 2003.
  • Hudon, M. – Haynal, A., “Multilingual Bibliography of the Works of Michael Balint”, in The American Journal of Psychoanalysis, 63, 2003.

Su Michael Balint si vedano i seguenti contributi:

  • Morse, S. J., “Structure and Reconstruction: A Critical Comparison of Michael Balint and D. W. Winnicott”, in The International Journal of Psychoanalysis, 53, 1972;
  • Hermann I., “Souvenirs de Michael Balint (1896–1971)”, in Le Coq–Héron, 85, 1982;
  • Déri, S., “Great representatives of Hungarian psychiatry: Balint, Ferenczi, Hermann and Szondi”, in The Psychoanalytic Review, 77, 1990;
  • Casati, C., “Diagnosi globale, formazione dell’analista e gruppi Balint”, in Giornale Storico di Psicologia Dinamica, 30, 1991;
  • Haynal, A., “Michael Balint nella filiazione psicoanalitica”, 1992, in Haynal, A. – Falzeder, E. – Roazen P., Nei segreti della psicoanalisi e della sua storia, Borla, Roma, 2008.
  • Brabant, E., “Hermann, Balint: deux voies pour une transmission”, in Le Coq–Héron, 127, 1993;
  • Dupont, J., Michael Balint: Analysand, Pupil, Friend, and Successor to Sándor Ferenczi, in L. Aron– A. Harris, The Legacy of Sándor Ferenczi. The Analytic Press, Hillsdale (NJ)–London, 1993 (trad. it.: L’eredità di Sándor Ferenczi, Borla, Milano, 1998);
  • Moreau Ricaud, M., “Balint, bébologue?”, in Le Coq–Héron, 133, 1994;
  • Moreau Ricaud, M., Michael Balint. Le renouveau de l’École de Budapest, érès, Toulouse, 2000.
  • Roazen, P., “Michael Balint”, in The Historiography of Psychoanalysis. Transactions Publishers, New Brunswick–London, 2001.
  • Haynal, A., “Michael Balint, il suo mondo, la sua opera”, 2002, in Haynal, A. – Falzeder, E. – Roazen P., Nei segreti della psicoanalisi e della sua storia, Borla, Roma, 2008.
  • Haynal, A., “Michael Balint, continuatore dell’opera di Ferenczi”, 2002, in Haynal, A., in Haynal, A. – Falzeder, E. – Roazen P., Nei segreti della psicoanalisi e della sua storia, Borla, Roma, 2008.
  • Dupont, J., “Excerpts of the Correspondence of Michael and Alice Balint with Olga, Ladislas, and Judith Dormandi”, in The American Journal of Psychoanalysis, 62, 2002.
  • Kutter, P., “From the Balint Method Toward Professional-Related Supervision”, in The American Journal of Psychoanalysis, 62, 2002.
  • Mélèse, L., “Balint after Lacan … and After”, in The American Journal of Psychoanalysis, 62, 2002.
  • Moreau Ricaud, M., “Michael Balint: An Introduction”, in The American Journal of Psychoanalysis, 62, 2002.
  • Ornstein, P. H., “Michael Balint Then and Now: A Contemporary Appraisal”, in The American Journal of Psychoanalysis, 62, 2002.
  • Stewart, H., “Michael Balint: An Overview”, in The American Journal of Psychoanalysis, 62, 2002.
  • Swerdloff, B., “An Interview with Michael Balint”, in The American Journal of Psychoanalysis, 62, 2002.
  • Bonomi, C., “Breaking the Solid Ground of Common Sense: Undoing Structure with Michael Balint”, in The American Journal of Psychoanalysis, 63, 2003.
  • Mészáros, J., “Could Balint Have Done More for Ferenczi?”, in The American Journal of Psychoanalysis, 63, 2003.
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