Volume 11, ottobre 2010
Editoriale
Il primo numero della nostra rivista usciva nell’ottobre 2005 nel segno delle contaminazioni. A distanza di cinque anni, e di dieci numeri, la seconda decade del Giornale Storico inizia nel segno, forte, fascinoso, inquietante del peccato e, anzi, del politeismo del peccato.
Giorgio Antonelli fa discorso, sulla scia gnostica di Jung, del peccato dell’inconsapevolezza e della paradossale, astuta, redenzione operata dall’Anima.
Amedeo Caruso elenca i peccati dello psicoanalista. Generosamente ne conta nove. Lo sa lui e lo sappiamo noi che sono molti di più. E però quel numero, nove, fa coniunctio con gli enneatipi di Naranjo che ci vengono raccontati dall’amico e collega Riccardo Zerbetto.
Ai sette vizi capitali tradizionali Naranjo aggiunge la paura e la vanità. E di vanità si tratta anche, in particolare, nel contributo di Benedetta Rinaldi, che mette a frutto la propria esperienza di consulente di uno staff di chirurgi estetici per analizzare potenzialità e rischi degli interventi operati sul corpo.
Simonetta Putti e Roberto Cantatrione si chiedono se non sia l’indifferenza il peccato del nostro tempo e se ad esso non vada aggiunto l’altro, che battezzano perdonismo. Si tratta, scrivono, di peccati nuovi connessi a quello, antico, dell’accidia.
Luisa de Paula fa discorso di immaginazione onirica e demonizzazione del sogno operata in particolare in ambito cristiano. In quest’ambito, insomma, il peccato diventa l’immaginazione.
Sulla scorta dello scritto di Jung Risposta a Giobbe Ferdinando Testa prende in considerazione il peccato come una possibilità che la Psiche mette a disposizione degli esseri umani per ricordare loro le proprie radici spirituali. Prospettiva compiutamente junghiana questa dell’Anima che fa dell’uomo l’oggetto di un esperimento divino.
Antonio Dorella fa questione di un’arte del ben peccare (la psicoterapia) alla luce di un modello di psiche attento sia alla dimensione emotiva sia a quella cognitiva e, anche, aggiunge, valoriale, etica, modello che definisce “ad indirizzo dinamico-cognitivo”.
Virginia Salles esamina, alla luce della psicologia analitica e di quella transpersonale, il peccato nella sua accezione di separatezza e divisione: divisione tra noi e noi, tra noi e il mondo, tra noi e gli altri.
Ogni peccato passato in rassegna sembra voler reclamare un suo primato. Non andava diversamente con gli dèi e le dèe della grecità. È anche questo il caso del peccato di gola che Patrizia Battaglia definisce essere il più antico e che rilegge alla luce e alla molta ombra del cibo, dei rapporti corpo-psiche e nel contesto dell’arteterapia con pazienti con disturbi alimentari.
Un cenno merita la sezione VISTE che, a partire da questo numero non pubblichiamo più sulla nostra rivista. Rimandiamo i lettori interessati a recensioni e proposte di novità librarie al sito Web del Centro Studi: www.centrostudipsicologiaeletteratura.org. Continuiamo invece a pubblicare il Seminario di Tecnica Analitica, dedicato per l’occasione da Benedetta Rinaldi a Thomas H. Ogden, artista della psicoanalisi.
Una menzione particolare va ai contributi dei nostri collaboratori. Marina Malizia propone una sintetica rilettura di un dimenticato classico di Giovanni Boine, dal quale emerge come il vero unico peccato sia la rinuncia all’autodeterminazione. Alessandro Uselli riprende in esame la lezione di Racamier sull’incesto e l’incestuale, inteso quest’ultimo come peccato ancestrale e motore primo della psicopatologia. Laura Viceconte ci racconta i Péchés de Vieillesse di Rossini con incursioni nella psicologia dello humor in chiave psicoanalitica.
Amedeo Caruso, infine, prosegue il racconto sul cinema italiano d’autore e le sue radici psicoanalitiche. A colloquio con lui stavolta è il regista Roberto Andò che qui ringraziamo per la sua disponibilità.
Giorgio Antonelli
Indice
- Editoriale
- Giorgio Antonelli, L’astuzia dell’Anima: peccare per non sapere
- Amedeo Caruso, I Nove Peccati Capitali dello Psicoanalista
- Simonetta Putti – Roberto Cantatrione, Quale attualità per il peccato?
- Ferdinando Testa, I paradossi del peccato
- Luisa De Paula, Il peccato prima dei peccati
- Antonio Dorella, L’arte del ben peccare. Peccato, senso di colpa, giustificazione e psiche
- Virginia Salles, Peccati e virtù nell’era della globalizzazione
- Patrizia Battaglia, Il peccato di gola
- Benedetta Rinaldi, La vanità dei robot
- Riccardo Zerbetto, Vizi capitali e strutture enneatipiche
- Alessandro Uselli, Le madri non cercano il paradiso
- Seminario di tecnica analitica
- Marina Malizia, Giovanni Boine: Il Peccato
- Laura Viceconte, Ultimi “peccati” del Cigno di Pesaro
- Amedeo Caruso, Conversazione con il Regista Roberto Andò: L’uomo con la macchina da presa psicoanalitica