(Tratto da Giorgio Antonelli, Il mare di Ferenczi. Il mare di Ferenczi. La storia, il pensiero, la vita di un maestro della psicoanalisi, Roma, Di Renzo Editore, 1997).
Per quanto poi riguarda la valenza mitica del poppante saggio vale la pena di ricordare la tesi esposta da Conrad Stein nel corso di una conferenza alla Società psicoanalitica di Parigi il 16 ottobre 1979. Stein ravvede nell’immagine del poppante saggio la doublure dell’Edipo, non l’Edipo sofocleo ma quello omerico, l’Edipo oppresso dall’odio di una madre morta e di una madre diventata immortale nelle sue Erinni, quella stessa che, con altra terminologia, chiameremmo una grande madre negativa. Ora, è appunto da tale valenza mitica che Conrad Stein si dice attirato. Non è insomma, stando alle sue parole, il concetto, ma l’immagine mitologica, il suo lontano e stringente richiamo che ha portato questo autore a dirigere la propria attenzione sulla figura del poppante saggio, figura sovrapponibile a quella d’Edipo, anch’egli bambino odiato, rifiutato e, al tempo stesso, condannato a sapere e al sapere (C. Stein, “Le nourrisson savant selon Ferenczi, ou la haine et le savoir dans la situation analytique”, in Etudes freudiennes).