Su Lacan
La sua raccomandazione di non rispondere al discorso vuoto è generalmente sana, anche se (nella mia esperienza) a volte è preferibile sfidare gli analizzandi a proposito di questo parlare a vanvera.
…credo che Lacan avesse ragione nell’affermare che un’analisi efficace dipende dalla libertà tecnica e che la cura anlitica in larga misura dipende da che tipo di persona è l’analista.
Su Spence e la verità narrativa
Spence sembra accettare l’uso di qualsivoglia schema interpretativo (non importa quanto arbitrario), a patto che venga applicato con capacità estetica e retorica. La suddetta adesione alal “verità narrativa” come criterio di adeguatezza psicoanalitica è, seconod il mio giudizio, un suggerimento disperato. L’adeguatezza narrativa è una condizione necessaria ma non sufficiente per un lavoro analitico valido; io non credo che i cambiamenti adattivi basati su illusioni plausibili condivise da analista e paziente abbiano probabilità di durare.